Il Palazzo castiglionese dei della Corgna fu innalzato a partire dal 1563 in seguito all’acquisizione di Ascanio del titolo di Marchese di Castiglione. Concepito come una piccola reggia, era completamente isolato dal resto del paese e vi furono successivamente inseriti numerosi e ricchi giardini, decantati da letterati e poeti, e purtroppo persi. Il nucleo originale era costituito da una o più case-torri del 1200, trasformato poi all’inizio del ‘500 in casino da caccia dai Baglioni. All’inizio del secolo vi aveva ospitato personaggi importanti, come Niccolò Macchiavelli e Leonardo da Vinci.
Il progetto del Palazzo è stato attribuito sia al Vignola che all’Alessi, ma non è escluso che vi concorsero entrambi, o che fosse stato inizialmente progettato, almeno nelle sue parti essenziali, dallo stesso Ascanio della Corgna, architetto e ingegnere militare.i.
Sviluppato in quattro piani che seguono i vari livelli del terreno, si trovavano in basso cantine e scuderie, poi cucine e magazzini nel seminterrato, l’appartamento nobile, e nel piano superiore camere da letto e di servizi. Il piano nobile, e cioè l’appartamento vero e proprio del Marchese, e oggi prima tappa del percorso museale, è diviso in tre corpi principali: quello centrale (ingresso e tre saloni), e quello orientale (cinque stanze), sono stati quasi tutti affrescati da Niccolò Circignani detto “Il Pomarancio” seguendo i temi in voga nel ‘500. Splendido il ciclo di affreschi della Sala dell’Investitura dedicato interamente alle gesta belliche del fondatore della casata: Ascanio della Corgna.
Il Palazzo fu acquistato dal Comune nel 1870 per la somma di L. 47.710. Dello sfarzoso arredamento interno rimane soltanto la testimonianza di 24 poltrone.